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Fondazione Banca del Monte di Lucca
Gli Archivi
Archivio Giuseppe Moriconi
Un patrimonio di grande rilevanza storica e archivistica con documenti che risalgono al XV secolo è racchiuso nell'archivio di Giuseppe Moriconi, studioso della storia locale della Garfagnana.
Nota biografica
Giuseppe Pietro Moriconi nasce a Molazzana, nella Garfagnana lucchese, il 20 gennaio 1899 e compie gli studi nel seminario di Castelnuovo Garfagnana fino alla chiamata alle armi per combattere nelle file dell'esercito italiano sul Monte Grappa durante la prima guerra mondiale. Reduce di guerra, premiato con la medaglia d'argento per azione militare, rientra a Molazzana nel 1920; nel 1927 si laurea in lettera alla Reale Università di Pisa e pubblica i suoi primi lavori di carattere storico dedicati al territorio della Garfagnana. Nel novembre 1928 si trasferisce a Grosseto avendo vinto il concorso a cattedra come insegnante di lettere che lo porta al Reale Ginnasio del capoluogo di provincia toscano, dove rimane fino al 1936 quando diviene preside del Reale Ginnasio di Montepulciano (Siena). In tutti gli anni Trenta partecipa alla vita culturale ed ecclesiale della diocesi di Grosseto e aderisce all'Opera nazionale Balilla tenendo corsi di cultura fascista per gli allievi capisquadra balilla e avanguardisti per cui riceve anche il diploma di benemerenza dal Ministro dell'educazione nazionale. Nel 1940 si trasferisce a Empoli dove svolge l'incarico di preside del Regio ginnasio Renato Fucini. Nel febbraio 1944 è costretto all'esilio con la famiglia (la moglie Bianca sposata nel 1937 e i figli Paolo e Alberto) a Pino all'Elsa. Nel luglio 1945 rientra in Garfagnana e due anni più tardi ottiene l'incarico di preside in una scuola media di Lucca, dove muore il 10 luglio 1948.
L'archivio
Il “fondo Giuseppe Moriconi” è stato acquistato dalla Fondazione nel settembre 2004. I beni archivistici sono stati collocati e conservati nel caveau del Palazzo delle Esposizioni; a seguito delle operazioni di censimento e di riordino sommario eseguite tra il 2020 e il 2021 nell’ambito del progetto “Memorie di Lucca”, l’inventariazione del “fondo Moriconi” è stata affidata all’archivista Francesca Pisani.
L'archivio comprende documenti che ricoprono l'arco cronologico dal 1454 al 1948, con materiali membranacei e cartacei in buono stato conservazione grazie ai restauri fatti eseguire dal soggetto produttore.
Si tratta di un archivio esiguo da un punto di vista quantitativo ma estremamente interessante in quanto conserva documenti e testimonianze molto antichi relative a comunità e nuclei familiari del territorio della Garfagnana.
Risulta costituito di quattro serie:
Personale: busta 1;
Autore: busta 2;
Studioso: busta 3;
Collezione Moriconi: busta 4.
Vista l'importanza storica di molta parte della documentazione di questo archivio, la Fondazione ha provveduto alla sua digitalizzazione grazie alla collaborazione dell'Archivio storico diocesano di Lucca, in accordo con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana.
Il Fondo Moriconi comprende inoltre una parte residuale della sua biblioteca personale, nella quale figurano testi di carattere di storia locale della Garfagnana, contenenti tra l'altro suoi scritti.
Giuseppe Pietro Moriconi nasce a Molazzana, nella Garfagnana lucchese, il 20 gennaio 1899 e compie gli studi nel seminario di Castelnuovo Garfagnana fino alla chiamata alle armi per combattere nelle file dell'esercito italiano sul Monte Grappa durante la prima guerra mondiale. Reduce di guerra, premiato con la medaglia d'argento per azione militare, rientra a Molazzana nel 1920; nel 1927 si laurea in lettera alla Reale Università di Pisa e pubblica i suoi primi lavori di carattere storico dedicati al territorio della Garfagnana. Nel novembre 1928 si trasferisce a Grosseto avendo vinto il concorso a cattedra come insegnante di lettere che lo porta al Reale Ginnasio del capoluogo di provincia toscano, dove rimane fino al 1936 quando diviene preside del Reale Ginnasio di Montepulciano (Siena). In tutti gli anni Trenta partecipa alla vita culturale ed ecclesiale della diocesi di Grosseto e aderisce all'Opera nazionale Balilla tenendo corsi di cultura fascista per gli allievi capisquadra balilla e avanguardisti per cui riceve anche il diploma di benemerenza dal Ministro dell'educazione nazionale. Nel 1940 si trasferisce a Empoli dove svolge l'incarico di preside del Regio ginnasio Renato Fucini. Nel febbraio 1944 è costretto all'esilio con la famiglia (la moglie Bianca sposata nel 1937 e i figli Paolo e Alberto) a Pino all'Elsa. Nel luglio 1945 rientra in Garfagnana e due anni più tardi ottiene l'incarico di preside in una scuola media di Lucca, dove muore il 10 luglio 1948.
L'archivio
Il “fondo Giuseppe Moriconi” è stato acquistato dalla Fondazione nel settembre 2004. I beni archivistici sono stati collocati e conservati nel caveau del Palazzo delle Esposizioni; a seguito delle operazioni di censimento e di riordino sommario eseguite tra il 2020 e il 2021 nell’ambito del progetto “Memorie di Lucca”, l’inventariazione del “fondo Moriconi” è stata affidata all’archivista Francesca Pisani.
L'archivio comprende documenti che ricoprono l'arco cronologico dal 1454 al 1948, con materiali membranacei e cartacei in buono stato conservazione grazie ai restauri fatti eseguire dal soggetto produttore.
Si tratta di un archivio esiguo da un punto di vista quantitativo ma estremamente interessante in quanto conserva documenti e testimonianze molto antichi relative a comunità e nuclei familiari del territorio della Garfagnana.
Risulta costituito di quattro serie:
Personale: busta 1;
Autore: busta 2;
Studioso: busta 3;
Collezione Moriconi: busta 4.
Vista l'importanza storica di molta parte della documentazione di questo archivio, la Fondazione ha provveduto alla sua digitalizzazione grazie alla collaborazione dell'Archivio storico diocesano di Lucca, in accordo con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana.
Il Fondo Moriconi comprende inoltre una parte residuale della sua biblioteca personale, nella quale figurano testi di carattere di storia locale della Garfagnana, contenenti tra l'altro suoi scritti.
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