Gli Archivi

Archivio Italo Meschi

Appassionato di musica fin dall'infanzia, Italo Meschi, soprannominato "Cristo" per i lunghi capelli e la barba, studia la musica e il bel canto negli Stati Uniti. Considerato "l'ultimo trovatore italiano", crea e suona un originale strumento denominato "chitarpa".
Archivio Italo Meschi
Nota biografica
Italo Meschi nasce a Lucca il 9 dicembre 1887. Fin dai 6 anni di età è introdotto allo studio della musica all'Istituto Boccherini. Durante l'adolescenza e la giovinezza svolge vari lavori: a 14 anni è assunto da un ottico, poi lavora in una società elettrica, nel 1901 è agente del dazio del Comune di Lucca e infine prova a seguire le orme del padre sarto. Nel 1906 vince un concorso come frenatore delle Ferrovie dello Stato e grazie a questo lavoro può coltivare la sua passione per la musica suonando ad orecchio la chitarra durante i viaggi in treno.
Nel 1913 fa il suo primo viaggio negli Stati Uniti, durante il quale impara a leggere la musica e inizia a studiare il bel canto a San Francisco, nella Biblioteca pubblica. Durante il viaggio di ritorno in Italia, nel 1919, lavora come fuochista sull'incrociatore Duca d'Aosta e si procura un'infiammazione polmonare che gli impedisce a lungo di cantare. Mentre si ristabilisce compra una chitarra che fa modificare dando origine a un nuovo strumento musicale noto come "chitarpa".
La storia della chitarpa non è nota, alcune fotografie permettono di sapere che Meschi ha usato almeno due chitarpe, quella da lui creata e successivamente il modello "Ali d'aquila" prodotto da Luigi Mozzani. 
Si esibisce in varie abitazioni private, alberghi e case di cura in Italia e all'estero; nel 1926 a Londra suona per la corte reale e viene ingaggiato dalla British Broadcasting Company.
Negli anni 1933-1936 è in Italia dove si esibisce in molte località; poi torna negli Stati Uniti dove tiene concerti pur in una condizione economica mondiale molto difficile. Alla fine della seconda guerra mondiale, comincia ad avere importanti problemi di salute, indebolito dalla vita precaria vissuta. Muore il 15 ottobre 1957.
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